Agenzia investigativa monitora un uomo: censurata la decisione di non fornirgli la prevista informativa

Effettuato, evidentemente, un illecito trattamento di dati personali ai danni dell’uomo finito metaforicamente sotto la lente d’ingrandimento

Agenzia investigativa monitora un uomo: censurata la decisione di non fornirgli la prevista informativa

Censurata l’agenzia investigativa che su incarico di un uomo porta avanti accertamenti nei confronti della ex moglie dell’uomo e dell’attuale presunto compagno di lei senza però fornire a quest’ultimo la necessaria informativa. Il Garante per la protezione dei dati personali sottolinea che l’attività investigativa riguardava anche l’acquisizione di informazioni relative al nuovo compagno della donna e, per la precisione, era mirata anche a comprendere l’eventuale legame con la ex moglie dell’uomo che si era rivolto all’agenzia e a chiarire i termini della loro frequentazione. Ciò nonostante, l’agenzia investigativa ha effettuato un illecito trattamento di dati personali, avendo raccolto i dati personali del presunto attuale compagno della donna senza però fornirgli la necessaria informativa. Su questo fronte è fondamentale il racconto fatto dall’uomo oggetto dell’attività dell’agenzia investigativa. Nello specifico, egli ha chiarito di avere saputo solo a posteriori che la signora presentatasi nel suo ufficio come cliente interessata a un preventivo era in realtà una collaboratrice di un’agenzia investigativa e che aveva quale reale obiettivo quello di svolgere attività investigativa e di scattare foto e di effettuare registrazioni audio e riprese video. Di conseguenza, egli non ha ricevuto alcuna informativa in ordine all’attività effettuata dalla signora né, ovviamente, ha fornito al riguardo alcun consenso. (Provvedimento del 12 maggio 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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