Blitz dell’Ispettorato del lavoro in azienda: l’imprenditore può ottenere l’accesso alla documentazione relativa all’ispezione
Fondamentale però che quella documentazione serva a consentire al datore di lavoro per difendere i propri interessi giuridici

Il datore di lavoro può legittimamente chiedere di accedere agli atti del controllo disposto dall’Ispettorato del lavoro, atti comprensivi dei verbali delle dichiarazioni rilasciate dai lavoratori. Tale richiesta ha senso, però, solo se la conoscenza di quella documentazione è necessaria per consentire al datore di lavoro di curare o difendere i propri interessi giuridici. Dall’altro lato, però, il differimento dell’accesso agli atti è legittimo soltanto se l’amministrazione dimostra che l’ostensione può pregiudicare l’attività ispettiva. Fondamentali i dettagli della vicenda che ha poi portato alla richiesta di accesso alla documentazione. Nel giugno del 2021 i funzionari dell’Ispettorato del lavoro effettuano una ispezione all’interno dei locali di una società e nel corso dell’accertamento acquisiscono le dichiarazioni delle persone presenti, nonché varia documentazione. Al titolare della società viene successivamente notificato un verbale di accertamento della violazione, recante una sanzione pari a 8.400 euro, ed egli reagisce avanzando istanza di accesso agli atti utile ad esercitare il proprio diritto di difesa. Ora i giudici censurano la posizione assunta dall’amministrazione, che ha negato l’accesso al datore di lavoro, ritenendo che i documenti richiesti non sono ostensibili fino alla chiusura del procedimento e che essi, qualora necessario, possono essere richiesti alla competente autorità giudiziaria. (Sentenza 7859 del 14 giugno 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Lazio)