Carta d’identità elettronica per i cittadini italiani all’estero: parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali
Il procedimento riguardante l’emissione presso Comuni e Consolati comporta il trattamento di dati biometrici relativi a un ampio numero di soggetti

Parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali allo schema di decreto del Ministero dell’Interno con cui si mira ad approvare il documento tecnico relativo al procedimento di Emissione della Carta di identità elettronica per i cittadini italiani residenti all’estero da parte dei Comuni. Dal Garante, però, arriva comunque un’indicazione che dovrà essere tenuta ben presente dal Ministero. In sostanza, nel testo del documento tecnico relativo al procedimento, e allegato allo schema di decreto, in aggiunta e non in sostituzione alla locuzione già presente di padre e madre dovrà essere indicata quella di genitore, nella seguente composizione: padre/genitore e madre/genitore. Complessivamente, però, la procedura prevista dal Ministero dell’Interno pare corretta sul fronte del trattamento dei dati personali, e ciò è rilevante anche perché il procedimento riguardante l’emissione, presso Comuni e Consolati, della Carta d’identità elettronica per i cittadini italiani residenti all’estero comporta il trattamento di dati biometrici relativi a un ampio numero di soggetti. (Parere del 16 giugno 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)