Comune in dissesto: illegittima l’applicazione retroattiva della delibera di aumento dell’IMU
Fondamentale tenere presente l’esigenza di certezza della imposizione. Rilevante anche il riferimento al criterio della capacità contributiva che va sempre correlato all’attualità

Niente incasso per il Comune in dissesto che prova ad applicare la delibera, appena adottata, di aumento dell’IMU anche per gli anni precedenti. Nel caso preso in esame dai giudici il Comune ha emesso nella medesima data della delibera di dissesto anche la delibera di aumento della tariffa IMU e solo dopo venti giorni quella relativa alla tariffa TASI. Tali delibere, però, osservano i giudici, pure emesse nel rispetto del termine previsto e dunque legittimamente adottate, tuttavia sono destinate ad avere i loro effetti solo per l’anno 2015, non potendo operare in modo retroattivo. L’irretroattività della norma impositiva – sfavorevole al contribuente – risponde, peraltro, all’esigenza di certezza della imposizione e di tutela dell’affidamento ed è conforme al criterio della capacità contributiva che va sempre correlato all’attualità. Ciò significa che, per la gioia del contribuente, l’avviso di accertamento impugnato, che ha illegittimamente applicato l’aumento delle tariffe per l’anno 2014, va annullato. (Sentenza 3742 del 2 maggio 2022 della Commissione tributaria regionale della Campania)