Divieto di caccia per soli 3 anni nei boschi interessati da incendi: norma illegittima
Censurato dalla Corte Costituzionale il provvedimento emesso dalla Regione Liguria

Illegittima la legge regionale della Liguria che vieta per soli 3 anni l’esercizio dell’attività venatoria nei boschi interessati da incendi. Nello specifico, i giudici della Corte Costituzionale hanno censurato la norma laddove prevede che nei boschi percorsi da incendi è vietato per 3 anni l’esercizio dell’attività venatoria, qualora la superficie bruciata sia superiore ad un ettaro e i boschi siano stati opportunamente tabellati. I giudici sottolineano che la materia risulta regolata dalla legge quadro n. 353/2000 che, in particolare, ha previsto il divieto della caccia per 10 anni nei soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, ponendo una norma di principio per la difesa del patrimonio boschivo nazionale, cui deve attenersi la legislazione concorrente regionale in materia di caccia. Invece, la norma regionale non rispetta il limite prescritto dallo Stato e, riducendo la durata del divieto di caccia sui territori percorsi da incendi da dieci a soli 3 anni, finisce con l’abbassare lo standard di protezione ambientale fissato al fine di garantire la ricostituzione del bosco e della fauna. (Sentenza 144 del 13 giugno 2022 della Corte Costituzionale)