Lavori in Condominio fermi e Superbonus a rischio: i giudici fermano il Comune
Sospesa, almeno momentaneamente, l’efficacia del provvedimento adottato dal Comune

Stop dei giudici al Comune che in modo generico pretende di bloccare i lavori in programma nello stabile condominiale e così rischia di far perdere al Condominio il Superbonus 110%. All’origine della vicenda c’è il provvedimento, a firma del Responsabile del procedimento con cui il Condominio, in persona del suo amministratore, viene diffidato dall’intraprendere le opere ed i lavori indicati nella Segnalazione certificata di inizio attività, ossia la realizzazione di un ascensore all’interno dell’edificio. Secondo tale provvedimento le opere da realizzare non rispettano i vincoli fissati dalle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale comunale. Ma i giudici danno ragione al Condominio, smentiscono il Comune e sottolineano la scarsa solidità del provvedimento – sospeso, almeno per il momento – che nel richiamare il parere della Commissione locale per il paesaggio e nell’inibire un’opera volta al superamento di barriere architettoniche ha omesso di evidenziare le risultanze istruttorie in ordine al rilevante e serio pregiudizio per il bene tutelato (scala condominiale), della sua incidenza in rapporto al complesso in cui l’opera si colloca e della ponderazione degli interessi con le alternative proposte (realizzazione dell’intervento sul fronte retrostante il fabbricato). Infine, i giudici ritengono rilevante anche il rischio per il Condominio di non poter usufruire, in ragione dei tempi di definizione del giudizio, degli incentivi connessi al cosiddetto Superbonus 110% che , allo stato, impone la realizzazione delle opere e il sostenimento delle relative spese entro un termine determinato, cioè il 31 dicembre 2023, mentre nel 2024 e nel 2025, salvo ulteriori modifiche, partirà una riduzione progressiva delle aliquote, prima al 70% poi fino al 65%). (Ordinanza 780 del 28 luglio 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Piemonte)