Nuova sede per EMA ed ELA: l’ultima parola spetta al legislatore europeo
Invece le decisioni dei rappresentanti dei governi degli Stati membri sono atti politici

Per la decisione relativa alla nuova sede dell’Agenzia europea per i medicinali e alla nuova sede dell’Autorità europea del lavoro la competenza spetta al legislatore dell’Unione Europea e non agli Stati membri. Su questa tematica, quindi, le decisioni dei rappresentanti dei governi degli Stati membri sono atti politici privi di effetti giuridici vincolanti, cosicché esse non possono costituire l’oggetto di un ricorso di annullamento. Nello specifico, nel novembre del 2017 i rappresentanti dei governi degli Stati membri hanno scelto la città di Amsterdam per sostituire Londra come nuovo sito destinato ad ospitare la sede dell’EMA, mentre nel giugno del 2019 essi hanno del pari deciso che l’ELA, di nuova creazione, avrebbe avuto la propria sede a Bratislava. L’Italia e il Comune di Milano hanno contestato la decisione di stabilire la sede dell’EMA ad Amsterdam, mentre il Parlamento europeo ha contestato la decisione di stabilire la sede dell’ELA a Bratislava. I giudici comunitari hanno respinto i ricorsi, ricordando che gli atti adottati collettivamente dai rappresentanti dei governi degli Stati membri non possono essere sottoposti ad un controllo di legittimità esercitato dal giudice dell’Unione Europea. Anche perché la competenza a decidere della fissazione del luogo della sede dell’EMA e dell’ELA spetta al legislatore dell’Unione Europea, che avrebbe potuto, in questo caso, opporsi in caso di disaccordo con la decisione politica degli Stati membri. (Sentenze del 14 luglio 2022 della Corte di giustizia dell’Unione Europea)