Possibile caso di corruzione: legittima la pubblicazione giornalistica di intercettazioni telefoniche riguardanti alcuni politici
Esclusa la violazione del diritto alla riservatezza, che per il politico è diverso rispetto agli altri cittadini

Legittima la pubblicazione giornalistica di passi di intercettazioni telefoniche tra politici se riguardanti possibili casi di corruzione. Va esclusa l’ipotesi di una violazione del diritto alla vita privata dei soggetti intercettati. Il caso concerne la pubblicazione di una conversazione telefonica, segretamente intercettata, che ha riguardato anche l’allora primo ministro lituano. Più precisamente, si tratta di una conversazione telefonica tra il primo ministro e un sindaco, registrata segretamente nel corso di un’indagine preliminare su possibili atti di corruzione e poi resa pubblica nel corso di un’audizione della Commissione anticorruzione del Parlamento lituano. I giudici hanno ammesso che la reputazione dell’allora primo ministro è stata lesa dalla divulgazione dell’intercettazione ma hanno poi aggiunto che non vi è stata alcuna violazione del suo diritto alla riservatezza, diritto che, secondo i giudici, è diverso rispetto agli altri cittadini, vista l’importanza del controllo pubblico nei casi di possibile corruzione politica. (Sentenza del 14 giugno 2022 della Corte europea dei diritti dell’uomo)