Pubblicabili i dati reddituali dei membri del consiglio d’amministrazione dell’Università

Esclusa la violazione del diritto alla vita privata e alla protezione dei dati personali

Pubblicabili i dati reddituali dei membri del consiglio d’amministrazione dell’Università

Legittima la richiesta avanzata dall’Università nei confronti dei componenti del proprio consiglio di amministrazione e mirata ad ottenere la comunicazione dei loro dati patrimoniali. Inutile l’opposizione proposta da uno dei consiglieri di amministrazione dell’Ateneo e centrata su una presunta violazione del diritto alla vita privata e alla protezione dei dati personali. I giudici chiariscono che la posizione dei componenti dei consigli di amministrazione delle Università deve essere assimilata a quella dei titolari di poteri di indirizzo politico in ragione della sostanziale omogeneità concettuale fra la funzione di indirizzo politico e quella di indirizzo strategico che compete ai titolari di incarichi o cariche di amministrazione, di direzione o di governo implicanti una diretta incisione sulla gestione amministrativa, finanziaria e patrimoniale dell’Ateneo. Anche per i membri dei consigli di amministrazione delle Università, quindi, è legittima la pubblicazione, tra l’altro, anche dei compensi connessi all’assunzione della carica e dei dati reddituali. (Sentenza 6654 del 28 luglio 2022 del Consiglio di Stato)

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