Pubblicità personalizzata su Tik Tok: stop del Garante per la privacy
Illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare loro pubblicità personalizzata in assenza di un esplicito consenso

Stop del Garante per la privacy al social network Tik Tok: basta con la pubblicità personalizzata basata sui dati delle persone archiviati nei loro dispositivi. Rilevante il rischio che tale pubblicità arrivi poi anche a soggetti minorenni. Netta la posizione assunta dal Garante a fronte della comunicazione fatta nelle scorse settimane dal social network, che aveva informato i propri utenti che, a partire dal 13 luglio, le persone maggiori di 18 anni sarebbero state raggiunte da pubblicità personalizzata, basata cioè sulla profilazione dei comportamenti da loro tenuti nella navigazione su Tik Tok, e aveva modificato la sua privacy policy prevedendo come base giuridica per il trattamento dei dati non più il consenso dei soggetti interessati bensì non meglio precisati legittimi interessi di Tik Tok e dei suoi partner. Tale mutamento rappresenta, secondo il Garante, una palese violazione delle norme che prevedono espressamente come base giuridica per l’archiviazione di informazioni, o l’accesso a informazioni già archiviate, nell’apparecchiatura terminale di un abbonato o utente, esclusivamente il consenso dei soggetti interessati. Da non escludere, poi, il rischio che la pubblicità personalizzata raggiunga i giovanissimi, con contenuti non appropriati. (Provvedimento del 7 luglio 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)