Riconoscimento ed esecuzione delle sentenze straniere in materia civile e in materia commerciale: l’Unione Europea aderisce alla Convenzione dell’Aja

Obiettivo è portare certezza del diritto e prevedibilità per le imprese europee che operano in diversi Paesi, anche al di fuori dell’Unione Europea

Riconoscimento ed esecuzione delle sentenze straniere in materia civile e in materia commerciale: l’Unione Europea aderisce alla Convenzione dell’Aja

Ufficializzata l’adesione dell’Unione Europe alla Convenzione dell’Aja, risalente al luglio del 2019, sul riconoscimento e sull’esecuzione delle sentenze straniere in materia civile e in materia commerciale. Obiettivo è facilitare così il commercio e gli investimenti multilaterali. In sostanza, la Convenzione stabilisce le condizioni per il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze in materia civile e commerciale, compresi i contratti di lavoro, e i possibili motivi di rifiuto, e in questa ottica l’adesione dell’Unione Europea dovrebbe portare certezza del diritto e prevedibilità per le imprese europee che operano in diversi Paesi, anche al di fuori dell’Unione Europea. «L’adesione è il culmine di anni di intensi sforzi. L’Unione Europea, essendo la prima ad aderire alla Convenzione, apre la strada ad altri Stati, e quanto più alto sarà il tasso di adesione degli Stati alla Convenzione, tanto più potente diventerà lo strumento a beneficio di un maggior numero di cittadini, di imprese e di un più ampio tasso di commercio e investimento internazionale», ha commentato Didier Reynders, Commissario europeo per la Giustizia. Solo 6 Stati hanno, ad oggi, firmato la Convenzione dell’Aja, elaborata perché le diverse leggi e pratiche in tutto il mondo rendono difficile, se non impossibile, il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze straniere. (Comunicato del 29 agosto 2022 dell’Unione Europea)

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