Uomo morto durante un’operazione di polizia: Stato condannato per non avere approfondito l’episodio

Palesi le inadempienze delle autorità statali. Risarcita la moglie dell’uomo ucciso durante l’operazione di polizia

Uomo morto durante un’operazione di polizia: Stato condannato per non avere approfondito l’episodio

Stato condannato se non ha garantito adeguate e approfondite indagini in merito alla morte di un privato cittadino verificatasi durante un’operazione di polizia. Nel caso preso in esame dai giudici a essere censurata è la Romania, rea di non avere dato prova che le accuse di uso eccessivo della forza durante un’operazione di polizia siano state effettivamente prese in esame. Il riferimento è all’accusa mossa da una donna in merito a una caotica operazione di polizia in cui il marito era stato colpito alla testa dagli agenti che lo avevano scambiato per un fuggitivo internazionale ed era morto in ospedale poco dopo. Per i giudici sono troppi i dubbi e le zone d’ombra sulle modalità con cui era stata condotta l’operazione di polizia, soprattutto tenendo presente il clamoroso errore compiuto nell’identificare un sospetto e il fatto che gli agenti coinvolti nell’operazione non erano stati identificabili in modo chiaro. Peraltro, l’inchiesta sull’operazione di polizia è durata oltre undici anni ma è stata in sostanza inefficace, annotano i giudici. Logico, quindi, il risarcimento in favore della moglie dell’uomo rimasto ucciso durante l’operazione. (Sentenza del 30 agosto 2022 della Corte europea dei diritti dell’uomo)

News più recenti

Mostra di più...