Vecchie opere abusive in un immobile: ordine di demolizione anche per il nuovo proprietario
Legittimamente è stato indirizzato il valido ordine di demolizione anche al proprietario non responsabile dell’abuso realizzato nell’immobile

Demolizione di opere abusive realizzate in un immobile: legittima la scelta del Comune di rivolgersi all’attuale proprietario, pur essendo le opere addebitabili al vecchio proprietario. Pretestuose, secondo i giudici, le contestazioni del nuovo acquirente dell’immobile – un locale sottotetto, per la precisione –. Ciò perché l’ordine di demolizione è da ritenersi sorretto da adeguata e sufficiente motivazione, consistente nella compiuta descrizione delle opere abusive e nella constatazione della loro esecuzione in assenza del necessario titolo abilitativo edilizio, vista l’intervenuta dichiarazione di inefficacia della Denuncia di inizio attività edilizia. Ciò che conta, però, è che l’ordine di demolizione di costruzioni abusive, avendo carattere reale, prescinde dalla responsabilità del proprietario o dell’occupante dell’immobile, applicandosi anche a carico di chi non abbia commesso la violazione, ma si trovi, al momento dell’irrogazione, in un rapporto con l’immobile tale da assicurare la demolizione delle opere illegittime. In quest’ottica il Comune ha legittimamente indirizzato il valido ordine di demolizione anche al proprietario non responsabile, oltre che al precedente proprietario e al direttore dei lavori. (Sentenza 9553 del 12 luglio 2022 del Tribunale amministrativo regionale del Lazio)