Dirigente licenziato dopo la segnalazione di un dipendente: respinta la sua richiesta di accedere al materiale relativo a quella segnalazione
Impossibile, in particolare, consentire al dirigente licenziato di venire a conoscenza del nome del lavoratore che lo ha segnalato

Se il dirigente di una società viene licenziato a seguito della segnalazione, fatta da un dipendente, in merito a un illecito da lui compiuto, egli non ha comunque possibilità di accedere al materiale relativo alla segnalazione e venire quindi a conoscenza del nome della persona che ha effettuato la segnalazione. Il caso preso in esame dai giudici riguarda un uomo che per oltre dieci anni ha ricoperto, in veste di dirigente, plurimi incarichi di primo livello alle dipendenze di una società, e che si è visto consegnare, alla fine del 2021, una lettera di contestazione disciplinare con cui venivano denunziati plurimi addebiti scaturenti da una segnalazione di illecito – il c.d. ‘whistleblowing’ –. Alla lettera ha però fatto seguito il licenziamento, deciso dall’azienda nonostante le giustificazioni addotte dal dirigente e poggiato proprio sull’atto di segnalazione di illeciti compiuto da un lavoratore nei confronti del dirigente, e quest’ultimo ha inutilmente chiesto l’accesso a documenti precisi, ossia atto di segnalazione degli illeciti, atto di verifica dell’ammissibilità o meno della segnalazione, atto di verifica della fondatezza o meno della segnalazione. (Sentenza 10400 del 21 luglio 2022 del TAR Lazio)