Il domicilio in Italia legittima l’accertamento a carico della showgirl straniera

Irrilevante la mancata prova dell’effettivo numero di giorni della sua permanenza in Italia

Il domicilio in Italia legittima l’accertamento a carico della showgirl straniera

Legittimo l’avviso di accertamento del Fisco italiano nei confronti della showgirl straniera che però in Italia ha il domicilio. Irrilevante, quindi, il dato dei giorni di sua effettiva permanenza in Italia. In ballo ci sono maggiori imposte a titolo di Irpef, Irap e Iva, oltre sanzioni, per l’anno 2005. E il legale della showgirl contesta la residenza fiscale della sua cliente in Italia, osservando che non ne è provata la permanenza sul suolo italiano per 184 giorni nell’anno 2005. Il legale punta su tale circostanza, osservando che essa è il solo presupposto legittimante la pretesa tributaria e deducendo che la mancata prova della durata della permanenza in Italia è determinante per rendere illegittimo l’atto impositivo. I giudici ribattono che la norma fa discendere la residenza in Italia ai fini delle imposte sui redditi, oltre che dalla permanenza per almeno 184 giorni, anche, in alternativa, dalla circostanza che il contribuente ha nel territorio dello Stato la propria residenza, ovvero il domicilio ai sensi del Codice Civile e cioè che ha in Italia il centro dei propri affari o dei propri interessi economici. E nella vicenda presa in esame la showgirl è risultata avere il domicilio, cioè il centro degli interessi economici, sul suolo italiano. (Ordinanza 3858 dell’8 febbraio 2022 della Cassazione)

News più recenti

Mostra di più...