Immobile a scopo istituzionale: niente esenzione Imu se non è impiegato direttamente dall’ente possessore

Viene meno l’ipotesi dell’agevolazione fiscale se il bene è utilizzato da un ente che lo ha avuto in comodato

Immobile a scopo istituzionale: niente esenzione Imu se non è impiegato direttamente dall’ente possessore

Possibile l’esenzione dal pagamento dell’Imu per l’immobile utilizzato a scopi istituzionali, a patto però che il bene venga impiegato direttamente dall’ente possessore. Di conseguenza, l’utilizzazione – anche senza scopo di lucro e con destinazione di pubblico interesse – in virtù di un contratto di comodato, da parte di un soggetto diverso da quello a cui spetta l’esenzione esclude l’agevolazione, deve risultare che il bene, oltre ad essere utilizzato, sia anche posseduto dall’ente che ne fruisce, in ragione di un diritto di proprietà o di altro diritto reale. Nella vicenda presa in esame dai giudici tributari si è appurato che l’immobile oggetto del giudizio non era utilizzato direttamente dalla Fondazione che chiedeva l’esenzione dell’ICI, ma era utilizzato, sulla base di un contratto di comodato, da una cooperativa esercente il commercio etico, equo e solidale, attività coerente con quella svolta dalla Fondazione, o comunque coerente con i suoi fini istituzionali, ma svolta da altro soggetto diverso dal possessore e proprietario del bene. E proprio quest’ultima circostanza, ossia il fatto che l’immobile sia utilizzato da un soggetto diverso dal possessore, fa venire meno l’ipotesi dell’esenzione dal pagamento dell’imposta. (Sentenza del 14 febbraio 2022 della Commissione tributaria regionale del Lazio)

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