Google multata per sfruttamento della sua posizione dominante nel mercato della ricerca su Internet

Nel 2017, la Commissione Europea ha multato Google poiché sfruttava la sua posizione dominante sui mercati di ricerca su Internet, favorendo i risultati del suo strumento di confronto di prodotti in modo evidente.

Google multata per sfruttamento della sua posizione dominante nel mercato della ricerca su Internet

Google e Alphabet hanno provato a contrastare la decisione davanti alla Corte dell'Unione Europea, ma nel novembre 2021 il Tribunale ha confermato la multa.

Non arrendendosi, hanno fatto un secondo appello, ma la Corte ha respinto le lamentele, spiegando che le norme dell'Unione Europea puniscono l'abuso di posizione dominante, non la posizione stessa. Queste norme proibiscono infatti alle imprese dominanti di avere comportamenti che pregiudicano la concorrenza leale, danneggiando altre aziende e i consumatori.

Nel caso di Google, il Tribunale ha stabilito che il loro comportamento discriminatorio non rispettava i principi della concorrenza leale, tenendo conto delle circostanze specifiche del mercato.

In breve, la sentenza in esame conferma che un'impresa in posizione dominante non può favorire i propri prodotti discriminando i concorrenti, danneggiando il giusto confronto sul mercato. Nel caso di Google, il comportamento non si basava su una competizione equa, quindi è stata respinta l'ultima richiesta di appello presentata dall'azienda e dall'Alphabet.

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